E così si sono spenti i semafori della Michelin 12H MUGELLO, la gara che inaugura la stagione sportiva dell'Autodromo del Mugello e che ieri, venerdì 21 marzo, è partita con una tre giorni imperdibile di motori. La gara della 12 ore è infatti un'occasione unica per assistere a epiche sfide tra le migliori squadre e vetture GT e touring cars.

L'attività in pista è iniziata al venerdì con le qualifiche di tutte le classi. La gara invece partirà oggi, sabato 22 marzo, per 7 ore. Le vetture resteranno poi in griglia in situazione di parco chiuso per continuare poi alla domenica con la parte 2 della gara dalla durata di 5 ore.

La 12 Ore Creventic offrirà anche un ricco programma di attività collaterali, con momenti di intrattenimento, esposizione di auto e l'opportunità di incontrare piloti e membri del team.

E per parlare di questo weekend all'insegna dei motori e delle principali difficoltà nell'affrontare una gara endurance abbiamo chiesto a Enrico Borghi di Ebimotors.

Come funziona il format delle 12H?

“E' un campionato al quale partecipiamo da anni e il Mugello ci evoca sempre dei bei ricordi perché qui abbiamo fatto sempre delle belle gare. Il format di Creventic, campionato che si è specializzato nelle gare endurance, è composto da una gara o da 12 ore, come la nostra, o da 24. In Europa iniziamo qua al Mugello. La gara viene divisa in due settori: la prima al sabato di 7 ore e l'altra alla domenica di 5 ore. Il posto per iniziare è l'ideale, una delle piste più belle d'Europa“.

Come cambia l'approccio dei piloti per una gara endurance?  

“E' completamente diverso. In gara, per guadagnare un secondo in pista, bisogna dannarsi. Perdere dei minuti ai boxe o prendere delle penalità è la cosa più semplice e in una gara così lunga questi fattori possono fare la differenza“.

Quindi importante avere piloti con esperienza ma allo stesso tempo anche team per poter dare le giuste informazioni durante la gara

“Il team deve fare la sua parte come in tutte le gare lunghe perché è importante nelle scelte: nel cambio pilota, nello stare attenti al non sforare perché nella categoria Pro AM c'è un tempo di guida per ogni tipo di pilotaggio. Quindi bisogna stare in campana per tutte le 12 ore e ultimamente le gare endurance son diventate delle gare splendide perché non c'è nessuno che risparmia l'auto“.