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Gran finale per il trofeo motociclistico riservato ai non professionisti
Anche se due titoli sono stati già matematicamente assegnati, il Trofeo Italiano Amatori giunge al quinto ed ultimo round della serie 2010, in calendario sabato 25 e domenica 26 settembre con numerosi motivi di interesse. Intanto mancano ancora due verdetti, quelli delle classi 1000 Base e 1000 Pro, e saranno i saliscendi del fantastico autodromo toscano a rivelare i nomi dei neo-campioni. Poi, come in un mosaico, andranno al loro posto le innumerevoli tessere che daranno una fisionomia definitiva alle classifiche speciali, molte delle quali ancora apertissime, con distacchi veramente minimi tra i vari protagonisti. Come detto il campionato ha già individuato due vincitori, il trentunenne marchigiano Alessandro Rossi ed il ventinovenne varesino Alex Clivio che, entrambi su Yamaha R6, si sono imposti rispettivamente nella 600 Base e nella 600 Pro. Ma in queste due categorie la gara del Mugello non sarà solo una passerella visto che già in zona podio regna assoluta incertezza. Nella 600 Base sono tanti i piloti che possono aspirare alle posizioni più in vista ma il venticinquenne toscano Daniel Bongi (Kawasaki – Road Runners Racing) farà sicuramente di tutto per difendere il suo secondo posto, costruito con costanza, gara dopo gara, dagli attacchi degli inseguitori Golia, Giannuzzi, Vacondio e Biscotti. Situazione forse ancora più incerta nella 600 Pro visto che alle spalle del campione Clivio, portacolori della Scuderia Lariana e vice Campione 2009 della 600 Base, si trova un gruppetto separato da pochi punti e composto da Pirrone, Galasso, Mercante e Sereni.
Ma il clima si fa decisamente più vibrante quando l’attenzione si sposta verso le due categorie superiori. Nella 1000 Base sono tre i piloti ancora in lizza per il titolo. Si tratta del trentaseienne lecchese Stefano Valsecchi (Honda – WRM Motors), che guida la graduatoria con 740 punti, del quarantaquattrenne pesarese Alberto Arghittu (Ducati 1198), che segue a quota 700 e che si è imposto nella 4.a prova, sempre al Mugello, e del ventiquattrenne aretino Claudio Papi (Kawasaki – TMP Moto) che, dopo due trionfi all’inizio della stagione, cerca di giocarsi la chance decisiva sulla pista di casa.
Sembra meno attaccabile, invece, la leadership del trentatreenne torinese Cristian Serri (BMW – Serri Racing) nella 1000 Pro visto che il suo vantaggio sugli inseguitori è di ben 190 punti (su 250 disponibili). C’è comunque da credere che né Simone Fadigati (Suzuki – VECM), 31 anni, monzese, né Danilo Ursic (Honda – De Vai), 49 anni, bresciano, entrambi già vincitori di una prova nel 2010, rinunceranno ad insidiare l’avversario fino all’ultimo metro.
Vito Postiglione, “Spidey” Mastronardi e Marco Macori i vincitori della Targa Tricolore Porsche
Dopo la gara del Mugello si riaprono tutte le lotte per il primato dei tre Trofei della Targa Tricolore Porsche: Vito Postiglione bissa il successo di Monza, ma Castellacci, secondo, si porta a un solo punto da Bianconi nella classifica di GT3r1. “Spidey”-Mastronardi vincono in GT2r1 e scavalcano lo sfortunato Luigi Lucchini, costretto al ritiro. Giochi riaperti nella GT3r1 del GT Open Cup con Soravito–Venica che conquistano il pieno dei punti e grazie al contemporaneo ritiro di Scanzi–Bianconi si portano a soli 8 punti di distacco. Si riaccende anche la sfida nel Trofeo Pirelli della Cayman Cup: la vittoria di Marco Macori nel giorno del ritiro di Giacomo Scanzi permette al pilota romagnolo di accorciare le distanze a sole 8 lunghezze. Nella Selection Cup Vincenzo Donativi è sempre più vicino al titolo, mentre Lovato si laurea campione della classe GT3r2 con due gare di anticipo. Il potentino Vito Postiglione (Petri Corse) bissa la vittoria ottenuta a Monza lo scorso luglio, aggiudicandosi il terz'ultimo appuntamento della GT3 Cup. Postiglione, partito dalla pole, ha condotto la gara con grande autorità. Alle sue spalle ha concluso il compagno di squadra Francesco Castellacci, che ha lottato a lungo con Paolo Gaiotto (Antonelli Sport) per la seconda posizione. La situazione del campionato alla vigilia della penultima prova di Vallelunga è quanto mai incerta: Bianconi guida ancora con 55 punti ma adesso il suo vantaggio su Castellacci è ridotto ad una sola lunghezza; terzo è Costacurta a 43, ancora in lizza per il successo finale. Nella GT3r2, riservata alle GT3 Cup modello 996, si è registrata la prima vittoria matematica di campionato: col primo posto del Mugello–il quinto su cinque gare- Alessandro Lovato (Bonaldi) conquista l'alloro di classe con due prove d'anticipo. Dietro Lovato hanno concluso Gaetano D'Abramo, proveniente dalla Formula Club e al suo debutto nella Targa Tricolore Porsche, e Claudio Terenzi (Starcars). Vittoria di “Spidey”-Mastronardi nella mini endurance della GT Open Cup: i piloti della GDL Racing hanno preso la testa della gara a partire dal 18° giro grazie al ritiro dello sfortunato Luigi Lucchini a causa del cedimento di un semiasse dopo 7 giri; Lucchini era stato al comando nelle tornate iniziali della gara. Con il successo del Mugello, “Spidey” e Mastronardi scavalcano Luigi Lucchini nella classifica di campionato e si preparano ad un finale in volata. Campionato completamente riaperto nel Trofeo Pirelli della Cayman Cup: la battuta di arresto di Giacomo Scanzi, ritiratosi per un problema tecnico quando occupava la seconda posizione dietro a Marco Macori (Starcars), consente a quest'ultimo di portarsi a soli 9 punti dal pilota della Ebimotors. Il finale di campionato si preannuncia così estremamente incerto.
Nuove immagini di Rossi, Agostini e Schwantz
Quinto appuntamento per la Targa Tricolore Porsche
Rossi, Agostini e Schwantz al Mugello per la sicurezza
Tre leggende del motociclismo protagoniste oggi al Mugello per un'iniziativa Dainese: Valentino Rossi, Kevin Schwantz e Giacomo Agostini hanno partecipato questo pomeriggio al lancio dell'Italian Legendary Tour che è partito da Vicenza, la sede della Dainese, avendo come prima tappa proprio l'Autodromo del Mugello. Da un paesaggio fatto da filari di vigne, olivi, cipressi, a paesaggi di tufo e argilla, scenari quasi lunari che accompagneranno i centauri provenienti da tutto il mondo fino alla Maremma e all’Amiata, terre misteriose e affascinanti, le cui strade permettono di scoprire uno splendido patrimonio artistico attraverso paesaggi incontaminati, tra i più verdi della Toscana. L’idea è quella di promuovere e valorizzare la tradizione e l’eccellenza nella storia del motociclismo attraverso gli attori principali di ciascun ambito di riferimento. Le tute di pelle, le protezioni Dainese e i caschi AGV indossati dai campioni e infine i grandi piloti, che hanno segnato epoche diverse e lasciato un ricordo nella memoria di ogni appassionato grazie anche alla straordinarie emozioni che ognuno di loro ha saputo regalare proprio al Mugello. Lo ha ricordato per tutti Valentino Rossi che ha detto come il Mugello sia una delle piste preferite per la tantissime vittorie ottenute. A 100 giorni dal suo incidente Rossi è tornato al Mugello ricordando con ironia come "L'ultima volta sono andato via da qui con l'elicottero, oggi torno qui in macchina e camminando". A proposito del suo incidente, incontrando il direttore del circuito Paolo Poli, Rossi ha ringraziato l'organizzazione del Mugello, a partire dallo staff medico, per l'assistenza prestatagli, essenziale per un suo rapido ritorno in pista.
Un grande pomeriggio di sport
Gara 1 del Campionato Italiano Turismo di Serie si apre subito con un colpo di scena con la casella dell’autore della pole vuota. Per Aquilanti (Seat Leon FR), in ritardo nell’entrare in pista, il via dalla corsia box. Allo spegnersi del rosso l’accelerazione migliore è di Vinella che infila Nicoli con alle loro spalle le altre Mini Cooper S di Ferri, Marino e Nember. In sesta piazza la Fr TDI di Pigozzi. Già al primo giro i primi sei riescono ad allungare progressivamente e a dare inizio ad una interessante e corretta sfida. Ad approfittarne è Vinella che guadagna preziosi metri ipotecando il successo di manche. Col passare dei giri anche il gruppetto di testa si sgrana con Nember e Nicoli a sfidarsi per gli ultimi due gradini del podio e Ferri e Marino a difendersi da Pigozzi che alla sesta tornata riesce ad infilare Ferri con Marino in quarta piazza. L’attenzione negli ultimi minuti di gara è proprio per gli ultimi due gradini del podio con Nicoli che cerca in tutti i modi di infilare Nember che riesce sempre a chiudere ogni varco prendendo bandiera con 5 decimi di vantaggio. Il recupero di Aquilanti si ferma all’ottava piazza, dietro Ceccato, che consentirà al più esperto compagno Carboni di partire dalla pole in Gara 2. Nel duello fra Suzuki Swift supremazia per Ciccarone davanti a Bernasconi. In Gara 2 assolo di Carboni (in equipaggio con Aquilanti) primo dal via fino alla bandiera a scacchi. Dietro di lui gara autorevole di Baroncini (in equipaggio con Vinella) che risale dalle settima casella in griglia in seconda piazza prima di perdere prezioso terreno al settimo giro quando rientra ai box per problemi elettrici. In precedenza, al secondo giro, out Nember dopo un contatto con De Pasquale (salito al posto di Ferri), successivamente penalizzato con un drive through per sorpasso in regime di bandiera gialla. Della situazione ne approfitta Nicoli che prima prende la scia di Ceccato e poi lo infila all’ottavo giro conquistando la piazza d’onore. Ceccato tenta di replicare subito ma in questo caso è Nicoli a chiudere ogni varco e a conquistare punti preziosi che consolidano la sua leadership in classifica assoluta. Pari e patta nel duello fra Swift con Ciccarone che questa volta arriva dietro a Matteo Benusiglio. Due piazzamenti per il giovane Leone sulla Panda 100cv.
Come prevedibile le due Audi TT di Fabio e Alain Valle fanno il vuoto nella prova della 1° Divisione del Coppa Italia. Troppo veloci per tutt,i non mettono mai in discussione le prime due posizioni. Una vistosa falsa partenza di Romani (Porsche 997 Gt3 Cup), penalizzato subito con un drive through, lo allontana dalle prime posizioni. Stessa sorte anche per Benusiglio (Ferrari F430) anche lui incappato in uno start anticipato. L’ultimo gradino del podio è così una sfida fra le M3 della Duller Motorsport di Weege (E46 3.2) e Duller (E36 3.2) e la E46 4.0 di Meloni. Davvero bravi i due austriaci capaci di difendersi a lungo dagli attacchi dell’esperto Meloni capace di sfilare solo al settimo giro alla fine del rettilineo prima della San Donato. Sesta piazza per Romani e ottava posizione per Ragazzi (F430 Challenge) che incrementa così in classifica assoluta grazie anche alla seconda posizione in classe.
Nella 2° Divisione, nonostante uno spunto non all’altezza, è Valli (Bmw 320i) a sfilare per primo alla San Donato ai danni dell’autore della Pole Piatesi (Bmw 320i). Una foratura lo farà però subito scivolare indietro e costringere ai box già alla fine del primo giro. Rientrato in pista sarà autore del miglior crono che non gli servirà per raggiungere le prime posizioni. Davanti si forma così un terzetto con Piatesi incalzato dalle 147 di Moretti e Hafner. Dalle retrovie prepotente rimonta di Montali (Bmw 320i) partito in coda la gruppo per non aver disputato le qualifiche e quarto al terzo giro. Al sesto giro un gancio cofano tradisce Moretti costretto a sua volta ai box per rimediare all’inconveniente tecnico. La seconda metà di gara è all’insegna di Montali che riesce a conquistare la prima posizione al settimo giro. Piatesi non si da per vinto e pur pagando in termini di velocità assoluta, nel misto riesce sempre a ricucire il distacco. Alla decima tornata si decide la gara con i due davanti che vengono a contatto. Ad avere la peggio è Montali che si gira e viene centrato da Serafino. La bandiera Rossa esposta dalla Direzione Gara non cambia però le posizioni in classifica. Agevole affermazione di Beltrami nella 3° Divisione. Sempre al comando per tutta la gara, conquista la vittoria davanti a Massimo (Pegeout 106) e a Sanetti (Honda Civic Type R) che, complice anche l’assenza di Gianfranco Billo non in griglia per la rottura del motore in qualifica, si laurea campione di Divisione con due gare d’anticipo.
Si decide al via la gara della Five Hundred Cup. Allo spegnersi del rosso la partenza migliore è quella di Mertoli che dalla quarta casella in griglia sfrutta la pista libera per l’assenza di Sellani partito dai box per passare primo già alla prima curva. Alle sue spalle Silvestri e l’autore della pole Amici. Nel tentativo di recuperare la prima posizione al terzo giro Amici commette un errore e sfila in ottava posizione lasciando strada libera a Di Giovanni e a Giovannetti. Un problema meccanico pone fine alla bella gara dell’unica lady in pista, Silvia Sellani mestamente ai box al quarto giro. Le posizioni di testa non cambiano più fin sotto la bandiera a scacchi con Mertoli anche autore del miglior tempo. In classifica generale allungo ulteriore di Silvestri su Amici e Giovannetti con il leader che potrebbe diventare campione 2010 già nella prossima prova in programma il 10 ottobre.
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Renault 2.0: a Gibbin la vittoria a Frisone il primato in classifica
Frico
Federico Gibbin torna al successo: il pilota vercellese, centrando al Mugello la vittoria in gara 2, ha nuovamente tenuto alti i colori del Viola Formula Racing, che mantiene con Francesco Frisone anche la leadership provvisoria del campionato. Tutto rimandato quindi alla prossima prova quando il Challenge Formula Renault 2.0 giungerà al suo epilogo. Sono solamente due i punti che il giovane milanese, quinto alla bandiera a scacchi dopo una corsa per lui particolarmente tribolata, può adesso tuttavia vantare nei confronti di Federico Vecchi, che chiude il weekend toscano con un bilancio positivo di due secondi posti. Alle sue spalle, sempre in gara 2, ha concluso Andrea Cecchellero. Il vicentino del Team Torino Motorsport, dopo essersi imposto in gara 1, è adesso terzo nella classifica generale a 14 lunghezze dal suo diretto avversario, con Gibbin immediatamente alle sue spalle.
La classifica di Gara 2: 1. Federico Gibbin (Viola Formula Racing) 16 giri in 30'17"318; 2. Federico Vecchi (CO2 Motorsport) a 0"390; 3. Andrea Cecchellero (Team Torino Motorsport) a 4"681; 4. Antonino Pellegrino (Scuderia Antonino) a 6"832; 5. Francesco Frisone (Viola Formula Racing) a 11"073; 6. Edolo Ghirelli (One Racing) a 13"707; 7. Claudio Castiglioni (CO2 Motorsport) a 14"283; 8. Patrick Gobbo (Team Torino Motorsport) a 17"577; 9. Laura Polidori (Facondini Racing/LP Motorsport) a 25"735; 10. Enrico Pison (Team Torino Motorsport) a 26"364; 11. Andrea Baiguera (Brixia Autosport) a 52"443; 12. Jaka Marinšek (AK Plamtex Sport) a 56"777; 13. Ettore Bassi (Team Torino Motorsport) a 1'02"014; 14. Christian Mancinelli (Facondini Racing) a 2 giri.
Il campionato dopo dieci gare (primi dieci): 1. Frisone 240 punti; 2. Vecchi 238; 3. Cecchellero 226; 4. Gibbin 182; 5. Pellegrino 180; 6. Castiglioni 121; 7. Gobbo 103; 8. Scionti 94; 9. Marinšek 90; 10. Pison 86.