Si è conclusa all’Autodromo Internazionale del Mugello, di fronte al pubblico accorso numeroso nonostante la pioggia, la trentatreesima edizione delle Finali Mondiali. L’appuntamento, che celebra insieme alla conclusione della stagione delle attività di Corse Clienti la storia sportiva e la passione per la Casa di Maranello, ha messo in mostra nell’area espositiva del circuito toscano oltre 40 Ferrari di ieri e di oggi e in pista oltre cento 296 Challenge e quasi 90 vetture delle attività non agonistiche F1 Clienti, Sport Prototipi Clienti e XX Programme che ha festeggiato i suoi primi 20 anni con quasi 50 modelli presenti. Nonostante il meteo non ideale, nel corso del weekend oltre 25.000 spettatori, ospiti e addetti ai lavori hanno assistito all'evento.
La parte agonistica dell’evento, dopo le gare che in settimana hanno concluso le serie europea e nordamericana del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli, ha portato in pista in mattinata le 296 Challenge per le sfide che hanno laureato i campioni iridati 2025 del monomarca del Cavallino Rampante. La vittoria nel Trofeo Pirelli è andata all’italiano Vincenzo Scarpetta (Radicci Automobili) con Michael Verhagen (Ferrari Warszawa) primo tra gli Am. Titolo di Coppa Shell per lo statunitense Rey Acosta (The Collection) con Jan Sandmann (Kessel Racing) che ha festeggiato la vittoria in Coppa Shell Am.
Finale Mondiale Trofeo Pirelli. Dopo 30 minuti caratterizzati da pioggia battente che ha condizionato in parte lo svolgimento della gara, rendendola più incerta ed avvincente, Vincenzo Scarpetta, partito dalla pole position, conquista il successo che gli vale il titolo iridato del Trofeo Pirelli. Il giovane italiano, autore anche della migliore prestazione cronometrica sul giro, mantiene la testa respingendo i tentativi di rimonta degli inseguitori, con l’ultimo serrato giro che consegna a Gilles Renmans (Francorchamps Motors Brussels) e a Luigi Coluccio (Rossocorsa) gli altri due posti sul podio.
Primo tra i piloti del Trofeo Pirelli Am è Michael Verhagen, che riesce a prendere la testa nelle fasi iniziali di gara, rimanendo al riparo tra i piloti della classe superiore fino sulla linea del traguardo, con anche il miglior crono. Secondo posto per Andrew Morrow (Charles Hurst), mentre con un sorpasso decisivo concluso sul rettilineo del traguardo l’italiano Marco Zanasi (Motor Service – Pinetti Motorsport) si guadagna la terza piazza.
Finale Mondiale Coppa Shell. Doppietta americana nella Coppa Shell, che vede la vittoria di Rey Acosta davanti a Yahn Bernier (Ferrari of Seattle). Il pilota di The Collection, partito dalla pole position, mantiene saldamente il comando per tutti i 30 minuti di gara, allungando progressivamente il vantaggio sugli inseguitori. Con un avvincente sprint finale, a conquistare il terzo gradino del podio è John Dhillon (Formula Racing), che precede la campionessa della serie europea Manuela Gostner (Ineco – Reparto Corse RAM), capace di far segnare il miglior crono sul giro in una prova partita in regime di Safety Car per l’asfalto bagnato da una leggera pioggia.
Gara bagnata anche per la Coppa Shell Am che laurea campione iridato 2025 il tedesco Jan Sandmann, abile a difendere la prima posizione conquistata in qualifica. Alle sue spalle si classifica Hassan Dabboussi (Formula Racing), mentre grazie a uno spettacolare sorpasso nell’ultimo giro Pino Frascaro (Rossocorsa) conquista il terzo posto.
Premiazioni. Nella serata di sabato l’area display – dove erano esposte alcune delle vetture più iconiche, da corsa e stradali, del Cavallino Rampante – ha ospitato la cena di gala, durante la quale è stata annunciata la prossima sede delle Finali Mondiali che nel 2026 sarà il Circuit de Barcelona – Catalunya in Spagna. Premiati inoltre i vincitori delle serie Europe, North America, UK, Japan e Australasia del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli.
Sempre durante l’evento notturno Ferrari ha presentato la F76, prima vettura realizzata esclusivamente per il mondo digitale, sotto forma di NFT. Il nome scelto è un omaggio al primo successo del Cavallino Rampante alla 24 Ore di Le Mans del 1949, ottenuto 76 anni fa con Luigi Chinetti e Lord Selsdon al volante della 166 MM barchetta carrozzata Touring.
La serata si è svolta alla presenza di Benedetto Vigna, Ferrari Chief Executive Officer, Enrico Galliera, Ferrari Chief Marketing and Commercial Officer, Antonello Coletta, Head of Endurance and Corse Clienti e Andrea Mladosic, Head of Ferrari Challenge and Corso Pilota. Hanno partecipato inoltre Gianmaria Fulgenzi, Chief Product Development Officer, Ferdinando Cannizzo, Ferrari Head of Endurance Race Cars, Alessandra Todeschini, Head of Endurance Programmes and Pista di Fiorano, Federica Santoro, Head of XX and Monoposto Heritage Programmes, Filippo Petrucci, Head of XX and Monoposto Heritage Programmes and Corso Pilota Workshop, Amato Ferrari, AF Corse Founder e i piloti protagonisti della stagione iridata. A premiare i clienti del Hyperclub erano Flavio Manzoni, Chief Design Officer, e Carlo Palazzani, Head of Pilot Design Projects.
Sul palco è inoltre apparsa la Ferrari 499P numero 83 di AF Corse con il pilota ufficiale Yifei Ye, insieme a Phil Hanson e Robert Kubica, vincitrice della 24 Ore di Le Mans del 2025.
Ferrari Show. Al termine delle gare, il Ferrari Show ha come sempre emozionato il pubblico sugli spalti grazie alla parata delle vetture della Casa di Maranello, a partire dalle 499P e dalle monoposto storiche del Cavallino Rampante, con al volante Olivier Beretta, Andrea Bertolini e Giancarlo Fisichella. Insieme a loro le vetture dell’XX Programme, le 296 LMGT3 e la nuova GT3 Evo, con i piloti ufficiali Ferrari.
Lo schieramento finale sul rettilineo principale ha visto l’esposizione dei tre trofei conquistati nelle ultime tre edizioni della 24 Ore di Le Mans con gli equipaggi della numero 51, Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi (vittoria nel 2023, anno del Centenario della più importante gara endurance), della numero 50 di Nicklas Nielsen, Antonio Fuoco e Miguel Molina (2024) e della numero 83 di Yifei Ye, Robert Kubica e Phil Hanson, vincitrice quest’anno sul Circuit de la Sarthe e che è stata protagonista anche della cena di gala di sabato sera.
Lungo i 5.245 metri del tracciato toscano applausi anche per le 296 Challenge, una per ognuna delle sei serie del monomarca (le due continentali Europe e North America e le regional UK, Japan, Australasia e Middle East, che debutterà il prossimo anno, con il calendario presentato nei giorni scorsi).
Dopo l’Inno di Mameli intonato da Ilaria Della Bidia, compositrice e artista toscana, i fumogeni Tricolore hanno simbolicamente suggellato l’abbraccio tra Ferrari e i suoi Tifosi.
Memorial “Marco Vitali”. Durante la settimana delle Finali Mondiali è stata organizzata la seconda edizione del concorso fotografico che ricorda e celebra Marco Vitali, fotografo prematuramente scomparso che per più di 30 anni ha raccontato con le sue foto il Ferrari Challenge Trofeo Pirelli. Ad aggiudicarsi la targa è stato quest’anno lo scatto dal titolo “Nel cuore della tempesta" di Matteo Carlin.





